Quiz vela per la preparazione all’esame di Patente Nautica entro le 12 miglia e senza limiti dalla costa per imbarcazioni a vela.
Vela
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1. Domanda
Lo scafo di un’unità navale a vela è la parte immersa della deriva.
CorrettoNon corretto - Domanda 2 di 99
2. Domanda
Lo scafo di un’unità a vela è la struttura galleggiante e portante della stessa.
CorrettoNon corretto - Domanda 3 di 99
3. Domanda
La presenza del bulbo zavorrato in un’unità navale a vela ha la funzione di fornire alla stessa una maggiore stabilità per contrastare le azioni esterne (vento).
CorrettoNon corretto - Domanda 4 di 99
4. Domanda
La presenza del bulbo zavorrato in un’unità navale a vela ha la funzione di offrire alla stessa una maggior penetrazione alla prua, tale da farle raggiungere velocità più elevate.
CorrettoNon corretto - Domanda 5 di 99
5. Domanda
La vela si orienta in relazione al flusso del vento.
CorrettoNon corretto - Domanda 6 di 99
6. Domanda
Per andatura si intende la direzione verso cui la stessa procede rispetto alla direzione di provenienza del vento.
CorrettoNon corretto - Domanda 7 di 99
7. Domanda
Per andatura si intende la velocità riaggiunta dall’unità navale a vela rispetto alla direzione di provenienza del vento
CorrettoNon corretto - Domanda 8 di 99
8. Domanda
Quando l’unità a vela si muove a favore di vento, il vento apparente equivale alla differenza tra il vento reale e quello di velocità dell’unità navale stessa.
CorrettoNon corretto - Domanda 9 di 99
9. Domanda
Quando l’unità a vela si muove a favore di vento, il vento apparente, corrisponde alla somma tra il vento reale e quello di velocità dell’unità navale
CorrettoNon corretto - Domanda 10 di 99
10. Domanda
Quando l’unità a vela si muove controvento, il vento apparente corrisponde alla somma tra il vento reale e quello di velocità dell’unità navale.
CorrettoNon corretto - Domanda 11 di 99
11. Domanda
Quando l’unità a vela si muove controvento, il vento apparente è pari al vento di velocità dell’unità navale stessa.
CorrettoNon corretto - Domanda 12 di 99
12. Domanda
Durante la navigazione di una unità a vela, il vento apparente è sempre orientato più a proravia rispetto al vento reale.
CorrettoNon corretto - Domanda 13 di 99
13. Domanda
Durante la navigazione di una unità a vela, il vento apparente, è sempre orientato ortogonalmente rispetto al vento reale.
CorrettoNon corretto - Domanda 14 di 99
14. Domanda
Durante la navigazione a vela, il vento apparente ha un’intensità tanto maggiore quanto più l’unità navale procede verso la direzione da cui proviene il vento.
CorrettoNon corretto - Domanda 15 di 99
15. Domanda
Durante la navigazione di una navale a vela, il vento apparente ha un’intensità tanto maggiore quanto più l’unità navale si discosta dalla direzione da cui proviene il vento.
CorrettoNon corretto - Domanda 16 di 99
16. Domanda
Per andatura di “bolina” si intende quando una unità a vela procede con una direzione di rotta che forma un angolo di circa 135° rispetto alla direzione del vento reale.
CorrettoNon corretto - Domanda 17 di 99
17. Domanda
Per andatura al “traverso” si intende quando una unità a vela procede con una direzione di rotta che forma un angolo di 45° rispetto alla direzione del vento reale.
CorrettoNon corretto - Domanda 18 di 99
18. Domanda
Per andatura di lasco si intende quando una unità a vela procede con una direzione di rotta che forma un angolo di circa 45° rispetto alla direzione del vento reale.
CorrettoNon corretto - Domanda 19 di 99
19. Domanda
Per andatura di poppa si intende quando una unità a vela procede con una direzione di rotta che forma un angolo di 90° rispetto alla direzione del vento reale.
CorrettoNon corretto - Domanda 20 di 99
20. Domanda
Procedendo di bolina, la velocita avvertita dell’unità a vela sembra elevata perché l’intensità del vento percepita risulta superiore rispetto a quella reale.
CorrettoNon corretto - Domanda 21 di 99
21. Domanda
Procedendo di bolina, la velocita avvertita dell’unità a vela sembra elevata perché l’intensità del vento percepita risulta inferiore rispetto a quella reale.
CorrettoNon corretto - Domanda 22 di 99
22. Domanda
Procedendo di poppa, la velocita avvertita dell’unità a vela sembra minore perché l’intensità del vento percepita risulta inferiore rispetto a quella reale.
CorrettoNon corretto - Domanda 23 di 99
23. Domanda
Procedendo di poppa, la velocita avvertita dell’unità navale a vela sembra minore perché l’intensità del vento percepita risulta superiore rispetto a quella reale.
CorrettoNon corretto - Domanda 24 di 99
24. Domanda
Per “settore di bordeggio”, o “angolo morto”, si intende quel settore controvento entro il quale una unità a vela non può indirizzare la sua prua per mancanza di portanza delle vele.
CorrettoNon corretto - Domanda 25 di 99
25. Domanda
Per “settore di bordeggio”, o “angolo morto”, si intende quel settore entro il quale una unità a vela può navigare al fine di aumentare la velocità per raggiungere una determinata destinazione.
CorrettoNon corretto - Domanda 26 di 99
26. Domanda
Un temporaneo aumento dell’intensità del vento reale (raffica) comporta una favorevole variazione della direzione del vento apparente per assumere un migliore angolo di bolina.
CorrettoNon corretto - Domanda 27 di 99
27. Domanda
Una temporanea attenuazione dell’intensità del vento reale comporta una favorevole variazione della direzione del vento apparente per assumere un migliore angolo di bolina.
CorrettoNon corretto - Domanda 28 di 99
28. Domanda
L’angolo di incidenza risulta essere l’angolo formato tra la direzione del vento apparente e quella verso cui è orientata la vela.
CorrettoNon corretto - Domanda 29 di 99
29. Domanda
Il centro velico risulta essere il punto di applicazione della forza del vento apparente sulle vele e sull’opera morta.
CorrettoNon corretto - Domanda 30 di 99
30. Domanda
Il centro di deriva risulta essere il centro geometrico della superficie di deriva posto sotto la chiglia dell’unità a vela.
CorrettoNon corretto - Domanda 31 di 99
31. Domanda
Il centro velico e il centro di deriva si influenzano tra loro generando effetti che sono individuabili e prevedibili per ogni unità a vela.
CorrettoNon corretto - Domanda 32 di 99
32. Domanda
In condizioni di timone al centro, quando il centro velico è allineato con il centro di deriva, l’unità a vela si definisce “neutra” (né poggiera né orziera).
CorrettoNon corretto - Domanda 33 di 99
33. Domanda
In condizioni di timone al centro, quando il centro velico è allineato con il centro di deriva, l’unità a vela si avvicina alla direzione del vento (orziera).
CorrettoNon corretto - Domanda 34 di 99
34. Domanda
La posizione del centro velico nelle unità a vela dipende dalla superficie e dalla forma delle vele, dalla reciproca influenza tra le vele bordate e dalla messa a punto dell’attrezzatura.
CorrettoNon corretto - Domanda 35 di 99
35. Domanda
Per “planata” si intende lo stato in cui viene a trovarsi l’unità a vela navigando in condizioni di equilibrio dinamico sulla cresta dell’onda generato dal suo medesimo avanzamento.
CorrettoNon corretto - Domanda 36 di 99
36. Domanda
La “messa a segno” delle vele è generata dal vento apparente durante la navigazione.
CorrettoNon corretto - Domanda 37 di 99
37. Domanda
La pressione esercitata dal vento sulle vele dipende dall’angolo di incidenza.
CorrettoNon corretto - Domanda 38 di 99
38. Domanda
La pressione esercitata dal vento sulle vele dipende esclusivamente dal valore della prora assunta dall’unità .
CorrettoNon corretto - Domanda 39 di 99
39. Domanda
La forza di scarroccio risulta perpendicolare all’asse longitudinale dell’unità a vela.
CorrettoNon corretto - Domanda 40 di 99
40. Domanda
La forza di propulsione risulta perpendicolare all’asse longitudinale dell’unità a vela.
CorrettoNon corretto - Domanda 41 di 99
41. Domanda
L’albero di un’unità a vela inclinato verso poppa rende la stessa tendenzialmente orziera.
CorrettoNon corretto - Domanda 42 di 99
42. Domanda
L’albero di un’unità a vela inclinato verso prua rende la stessa tendenzialmente poggiera.
CorrettoNon corretto - Domanda 43 di 99
43. Domanda
La funzione delle stecche poste sulla randa è quella di conservare inalterata la forma della vela in qualsiasi condizione meteomarina.
CorrettoNon corretto - Domanda 44 di 99
44. Domanda
La funzione delle stecche poste sulla randa è quella di garantire l’ottimale indicazione della direzione del vento sulla vela?
CorrettoNon corretto - Domanda 45 di 99
45. Domanda
Con riguardo alla teoria della vela, il multiscafo ha una maggiore stabilità .
CorrettoNon corretto - Domanda 46 di 99
46. Domanda
Il bulbo zavorrato di un’unità a vela fornisce maggiore stabilità per contrastare l’azione esterna del vento.
CorrettoNon corretto - Domanda 47 di 99
47. Domanda
La stabilità di un’imbarcazione a vela è assicurata dal bulbo zavorrato.
CorrettoNon corretto - Domanda 48 di 99
48. Domanda
La vela tende, per sua natura, ad assumere una posizione neutra di 45° rispetto al flusso del vento e a ricevere una spinta in tale direzione.
CorrettoNon corretto - Domanda 49 di 99
49. Domanda
Per andatura si intende la direzione verso cui procede un’unità a vela rispetto alla direzione di provenienza del vento.
CorrettoNon corretto - Domanda 50 di 99
50. Domanda
Si chiama “bolina” l’andatura in cui l’unità a vela procede con una direzione di rotta che forma un angolo di circa 45° rispetto alla direzione del vento reale.
CorrettoNon corretto - Domanda 51 di 99
51. Domanda
Si chiama “lasco” l’andatura in cui l’unità a vela procede con una direzione di rotta che forma un angolo di circa 135° rispetto alla direzione del vento reale.
CorrettoNon corretto - Domanda 52 di 99
52. Domanda
Si chiama “traverso” l’andatura in cui l’unità a vela procede con una direzione di rotta che forma un angolo di 90° rispetto alla direzione del vento reale.
CorrettoNon corretto - Domanda 53 di 99
53. Domanda
Si chiama “lasco” l’andatura in cui l’unità a vela procede con una direzione di rotta che forma un angolo di circa 90° rispetto alla direzione del vento reale.
CorrettoNon corretto - Domanda 54 di 99
54. Domanda
Si chiama “poppa” o “fil di ruota” l’andatura in cui l’unità a vela procede con una direzione di rotta che forma un angolo di 180° rispetto alla direzione del vento reale.
CorrettoNon corretto - Domanda 55 di 99
55. Domanda
Procedendo di bolina, a bordo il vento percepito risulta d’intensità superiore a quella reale.
CorrettoNon corretto - Domanda 56 di 99
56. Domanda
Procedendo di poppa la velocita avvertita dell’unità a vela sembra elevata perché l’intensità del vento percepita risulta superiore rispetto a quella reale.
CorrettoNon corretto - Domanda 57 di 99
57. Domanda
Il settore di bordeggio è la zona dello scafo di un’unità navale a vela che concorre a fornire la spinta velica e quindi ad incrementare la velocità della stessa in funzione della direzione del vento.
CorrettoNon corretto - Domanda 58 di 99
58. Domanda
Si intende per lato sottovento, la superficie sopravvento della vela che è sottoposta a una depressione.
CorrettoNon corretto - Domanda 59 di 99
59. Domanda
Il centro velico è il punto di applicazione della risultante delle forze dovute all’azione del vento sulle vele.
CorrettoNon corretto - Domanda 60 di 99
60. Domanda
E’ il centro velico il punto di applicazione delle forza idrodinamica sullo scafo dovuta allo scarroccio.
CorrettoNon corretto - Domanda 61 di 99
61. Domanda
Il centro di deriva è il centro dello scafo a vela di piccole dimensioni.
CorrettoNon corretto - Domanda 62 di 99
62. Domanda
Il centro di deriva è il punto di applicazione della resistenza laterale che si oppone alle forze idrodinamiche esercitate sull’opera viva.
CorrettoNon corretto - Domanda 63 di 99
63. Domanda
Il centro velico e il centro di deriva servono per determinare il punto nave a vela.
CorrettoNon corretto - Domanda 64 di 99
64. Domanda
In condizioni di timone neutro (al centro), quando il centro velico è collocato a proravia del centro di deriva, l’unità navale a vela si allontanata dalla direzione del vento (è poggiera).
CorrettoNon corretto - Domanda 65 di 99
65. Domanda
In condizioni di timone neutro (al centro), quando il centro velico è allineato con il centro di deriva, l’unità navale a vela si definisce equilibrata (né poggiera né orziera).
CorrettoNon corretto - Domanda 66 di 99
66. Domanda
La posizione del centro velico per le unità navali a vela dipende dalla forma della vela, dalla reciproca influenza tra le vele bordate e dalla messa a punto dell’attrezzatura.
CorrettoNon corretto - Domanda 67 di 99
67. Domanda
La posizione del centro di deriva delle unità a vela dipende dalla forma delle vele.
CorrettoNon corretto - Domanda 68 di 99
68. Domanda
Si intende per sopravento, il lato dell’unità ubicato al di sotto del punto di applicazione del vento apparente.
CorrettoNon corretto - Domanda 69 di 99
69. Domanda
Si intende per sottovento, il lato dell’unità opposto rispetto a quello su cui batte il vento.
CorrettoNon corretto - Domanda 70 di 99
70. Domanda
La dizione di “mure a dritta/mure a sinistra” indica la parte prodiera dello scafo sulla quale si infrangono le onde.
CorrettoNon corretto - Domanda 71 di 99
71. Domanda
Per grasso della vela si intende la parte della vela più prossima alla tensione della drizza.
CorrettoNon corretto - Domanda 72 di 99
72. Domanda
Il piano velico è l’organizzazione delle vele di un’unità come da progetto ed è essenzialmente caratterizzato dal numero di alberi e dal tipo di vele a disposizione.
CorrettoNon corretto - Domanda 73 di 99
73. Domanda
Per portanza si intende il peso complessivo di tutte le attrezzature veliche imbarcate su un’unità a vela.
CorrettoNon corretto - Domanda 74 di 99
74. Domanda
Lo svergolamento della vela dipende dalla velocità del vento reale che aumenta in funzione dell’altezza da cui spira rispetto alla superficie del mare.
CorrettoNon corretto - Domanda 75 di 99
75. Domanda
Per “straorza” si intende l’improvviso cambio di prua verso la direzione di provenienza del vento, causato da una raffica o da un’onda particolarmente intensa.
CorrettoNon corretto - Domanda 76 di 99
76. Domanda
Per “strapoggia” si intende l’improvviso allontanarsi della prua dalla direzione del vento tale anche da causare una strambata.
CorrettoNon corretto - Domanda 77 di 99
77. Domanda
Per “raffica” si intende una particolare tipologia di venti, di rilevante intensità , che spirano prevalentemente da levante o da ponente.
CorrettoNon corretto - Domanda 78 di 99
78. Domanda
Per “scarroccio” si intende la traslazione laterale dell’unità a vela per effetto del vento esercitato sullo scafo durante la navigazione.
CorrettoNon corretto - Domanda 79 di 99
79. Domanda
Un’unità a vela scuffia quando si ribalta, immergendo l’albero anche fino a 180° rispetto alla posizione iniziale.
CorrettoNon corretto - Domanda 80 di 99
80. Domanda
Si intende per “smagrire” la vela il variare della superficie portante della stessa riducendone la sua concavità .
CorrettoNon corretto - Domanda 81 di 99
81. Domanda
Si dice “stringere il vento” il condurre l’unità a vela lascando quanto più possibile le vele, allontanando la prua dalla direzione dalla quale proviene il vento.
CorrettoNon corretto - Domanda 82 di 99
82. Domanda
Si dice “poggiare” il condurre l’unità a vela lascando quanto più possibile le vele, allontanando la prua dalla direzione dalla quale proviene il vento.
CorrettoNon corretto - Domanda 83 di 99
83. Domanda
La forza di propulsione risulta parallela all’asse longitudinale dell’unità navale a vela.
CorrettoNon corretto - Domanda 84 di 99
84. Domanda
La forza di scarroccio e la forza di propulsione hanno origine dalla forza risultante generata dal vento sulla superficie velica.
CorrettoNon corretto - Domanda 85 di 99
85. Domanda
Si intende per “corda” della vela la linea idealmente tracciata per unire le due estremità del profilo della vela.
CorrettoNon corretto - Domanda 86 di 99
86. Domanda
La concavità della vela assolve alla funzione di diminuire la resistenza all’avanzamento dell’unità .
CorrettoNon corretto - Domanda 87 di 99
87. Domanda
Lo spostamento del peso dell’equipaggio a bordo durante la navigazione a vela può servire a contrastare l’azione sbandante generata dal vento sulla superficie velica.
CorrettoNon corretto - Domanda 88 di 99
88. Domanda
Per contrastare la tendenza poggera dell’unità a vela è utile spostare i pesi verso prua.
CorrettoNon corretto - Domanda 89 di 99
89. Domanda
Per contrastare la tendenza orziera dell’unità a vela è utile spostare i pesi verso l’albero.
CorrettoNon corretto - Domanda 90 di 99
90. Domanda
E’ meglio evitare un’impostazione troppo poggera di un’unità perché tale impostazione limita notevolmente l’azione del timone.
CorrettoNon corretto - Domanda 91 di 99
91. Domanda
Un’unità in navigazione a vela con andatura di bolina, se eccessivamente sbandata sottovento, subisce un aumento della velocità e una miglior performance delle vele bordate.
CorrettoNon corretto - Domanda 92 di 99
92. Domanda
E’ meglio preferire un’impostazione leggermente orziera di un’unità a vela perché tale impostazione favorisce le prestazioni e la sicurezza a bordo.
CorrettoNon corretto - Domanda 93 di 99
93. Domanda
L’inclinazione verso la prua dell’albero di un’unità a vela rende la stessa tendenzialmente poggera.
CorrettoNon corretto - Domanda 94 di 99
94. Domanda
L’inclinazione verso la poppa dell’albero di un’unità a vela rende la stessa tendenzialmente poggera.
CorrettoNon corretto - Domanda 95 di 99
95. Domanda
Lascare la drizza e la base della randa aumenta la concavità della vela (grasso) e le fa assumere una configurazione adatta all’andatura in fil di ruota.
CorrettoNon corretto - Domanda 96 di 99
96. Domanda
L’angolo di incidenza è quello formato tra la direzione del vento apparente e quella verso cui è orientata la vela, in pratica l’angolo con cui il profilo fende l’aria.
CorrettoNon corretto - Domanda 97 di 99
97. Domanda
La spinta della randa è principalmente orziera, quella del genoa o del fiocco tendenzialmente poggiera.
CorrettoNon corretto - Domanda 98 di 99
98. Domanda
Al crescere del vento si cazzano cunningham (o la drizza randa), il tesabase, la drizza genova.
CorrettoNon corretto - Domanda 99 di 99
99. Domanda
Al crescere del vento è utile spostare verso prua il carrello del genoa.
CorrettoNon corretto
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1. Domanda
Negli armamenti frazionati, le sartie volanti servono a sostenere l’albero, controbilanciando lo sforzo trasmesso dalle vele allo strallo.
CorrettoNon corretto - Domanda 2 di 86
2. Domanda
Negli armamenti frazionati con crocette acquartierate verso poppa e paterazzo, le sartie volanti possono dare supporto all’albero ma non sono strutturali.
CorrettoNon corretto - Domanda 3 di 86
3. Domanda
Si intende per unità attrezzata con armo frazionato quella in cui lo strallo non è “incappellato” in testa d’albero.
CorrettoNon corretto - Domanda 4 di 86
4. Domanda
Si intende per unità attrezzata con armo frazionato quella il cui scafo è suddiviso in almeno tre compartimenti.
CorrettoNon corretto - Domanda 5 di 86
5. Domanda
Le crocette garantiscono un’adeguato punto di forza e ritenuta delle scotte sul piano di coperta.
CorrettoNon corretto - Domanda 6 di 86
6. Domanda
Le crocette servono a tensionare le sartie che sorreggono l’albero lateralmente.
CorrettoNon corretto - Domanda 7 di 86
7. Domanda
La regolazione delle sartie si attua attraverso l’utilizzo del carrello della scotta.
CorrettoNon corretto - Domanda 8 di 86
8. Domanda
L’avvolgifiocco è una particolare galloccia dove viene avvolta la scotta sottovento del fiocco.
CorrettoNon corretto - Domanda 9 di 86
9. Domanda
La balumina è il lato più corto della randa, che si introduce all’interno della canaletta del boma.
CorrettoNon corretto - Domanda 10 di 86
10. Domanda
La ralinga della randa è il cavo cucito nel lato di inferitura per essere introdotto all’interno della canaletta dell’albero.
CorrettoNon corretto - Domanda 11 di 86
11. Domanda
Per “base” della randa si intende il lato libero della vela dove sono ricavate le tasche per poter introdurre le stecche.
CorrettoNon corretto - Domanda 12 di 86
12. Domanda
Per “angolo di scotta” della randa si intende quello compreso tra la base e la balumina, dove è agganciato il tesabase.
CorrettoNon corretto - Domanda 13 di 86
13. Domanda
Per “angolo di penna” della randa si intende l’angolo compreso tra la base e la ralinga ove è agganciata la trozza del boma.
CorrettoNon corretto - Domanda 14 di 86
14. Domanda
Per “angolo di mura” della randa si intende l’angolo compreso tra la balumina e la ralinga, posto all’estremità superiore della vela, ove è agganciata la drizza.
CorrettoNon corretto - Domanda 15 di 86
15. Domanda
Il fiocco consente all’unità a vela di navigare esclusivamente con angoli compresi tra i 40° e i 70° rispetto alla direzione da cui spira il vento.
CorrettoNon corretto - Domanda 16 di 86
16. Domanda
La randa rappresenta la vela principale di un’unità a vela, ubicata a poppavia dell’albero, e di forma triangolare.
CorrettoNon corretto - Domanda 17 di 86
17. Domanda
Il genoa o genova rappresenta una particolare tipologia di vela prodiera avente una superficie ridotta utilizzata in caso di condizioni meteo marine avverse.
CorrettoNon corretto - Domanda 18 di 86
18. Domanda
Il genoa o genova è la vela prodiera avente una superficie che non si sovrappone a quella della randa.
CorrettoNon corretto - Domanda 19 di 86
19. Domanda
Il genoa (o genova) oltrepassa l’albero verso poppa fino a una lunghezza generalmente pari al 50% della distanza fra l’albero e il punto di mura .
CorrettoNon corretto - Domanda 20 di 86
20. Domanda
Il fiocco è la vela prodiera avente una superficie che non si sovrappone a quella della randa.
CorrettoNon corretto - Domanda 21 di 86
21. Domanda
Lo spinnaker rappresenta la vela principale, utilizzata in particolar modo nelle andature di bolina al fine di dare maggiore potenza e superficie velica.
CorrettoNon corretto - Domanda 22 di 86
22. Domanda
Il gennaker è una vela asimmetrica adatta alle andature comprese tra il traverso e il lasco (60°-
120° dal vento).CorrettoNon corretto - Domanda 23 di 86
23. Domanda
Il code 0 è una vela asimmetrica adatta alle andature con poco vento comprese tra la bolina larga e il traverso.
CorrettoNon corretto - Domanda 24 di 86
24. Domanda
Il code 0 è una vela inferita.
CorrettoNon corretto - Domanda 25 di 86
25. Domanda
Lo sloop è l’armo caratterizzato dalla presenza di un solo albero e la possibilità di issare una sola vela di prua alla volta.
CorrettoNon corretto - Domanda 26 di 86
26. Domanda
Il cutter è l’armo caratterizzato dalla presenza di un solo albero, armato con due fiocchi contemporaneamente.
CorrettoNon corretto - Domanda 27 di 86
27. Domanda
Il ketch è quell’armo caratterizzato dalla presenza dell’albero di mezzana a proravia dell’asse del timone.
CorrettoNon corretto - Domanda 28 di 86
28. Domanda
Tra le manovre fisse vi sono drizze e scotte.
CorrettoNon corretto - Domanda 29 di 86
29. Domanda
Tra le manovre correnti vi sono stralli e sartie.
CorrettoNon corretto - Domanda 30 di 86
30. Domanda
Il paranco di scotta assolve la funzione di demoltiplicare lo sforzo.
CorrettoNon corretto - Domanda 31 di 86
31. Domanda
Quello rappresentato in figura è un paranco con un rapporto 6:1
CorrettoNon corretto - Domanda 32 di 86
32. Domanda
Quello rappresentato in figura è un paranco doppio con il rapporto più favorevole, il cosiddetto “fino” di 8:1.
CorrettoNon corretto - Domanda 33 di 86
33. Domanda
Il cunningham assolve la funzione di porre in tensione la parte prodiera bassa della randa, mediante un paranco verticale.
CorrettoNon corretto - Domanda 34 di 86
34. Domanda
Il tangone è il pennone sul quale è fissata la base della randa.
CorrettoNon corretto - Domanda 35 di 86
35. Domanda
Il winch è un particolare meccanismo costituito da due bozzelli utilizzato per moltiplicare lo sforzo di trazione esercitato sulle cime.
CorrettoNon corretto - Domanda 36 di 86
36. Domanda
Le scotte devono essere avvolte intorno al tamburo del winch sempre in senso orario, ponendo particolare attenzione per evitare la sovrapposizione dei “colli”.
CorrettoNon corretto - Domanda 37 di 86
37. Domanda
La ferramenta di bordo è costituita dall’insieme di elementi come strozzascotte, winch, arridatori e galloccie.
CorrettoNon corretto - Domanda 38 di 86
38. Domanda
Il polipropilene è utilizzato solo per sagole galleggianti utilizzate per il salvataggio.
CorrettoNon corretto - Domanda 39 di 86
39. Domanda
I grilli assumono la funzione di ridurre o sforzo di trazione sui cavi.
CorrettoNon corretto - Domanda 40 di 86
40. Domanda
Il carrello di randa (o trasto) è il congegno sul quale vengono date volta e bloccate le scotte della randa.
CorrettoNon corretto - Domanda 41 di 86
41. Domanda
La galloccia è il dispositivo con cui si fissano le draglie.
CorrettoNon corretto - Domanda 42 di 86
42. Domanda
La landa è il cavallotto o la piastra collocata in coperta utilizzata per fissare le sartie e gli stralli.
CorrettoNon corretto - Domanda 43 di 86
43. Domanda
Il golfare è il carrello del boma dove si innesta la randa.
CorrettoNon corretto - Domanda 44 di 86
44. Domanda
La varea del tangone è l’anello di attacco del mantiglio.
CorrettoNon corretto - Domanda 45 di 86
45. Domanda
La trozza è lo snodo che unisce il boma all’albero.
CorrettoNon corretto - Domanda 46 di 86
46. Domanda
La resistenza alla trazione rappresenta una qualità importante nelle fibre del tessuto di una vela, determinandone la stabilità trasversale.
CorrettoNon corretto - Domanda 47 di 86
47. Domanda
Il dacron non è un materiale correntemente diffuso per la realizzazione di vele da crociera.
CorrettoNon corretto - Domanda 48 di 86
48. Domanda
L’esposizione molto prolungata delle vele ai raggi solari ne determina il decadimento delle sue caratteristiche meccaniche di resistenza.
CorrettoNon corretto - Domanda 49 di 86
49. Domanda
Il set di vele standard di un catamarano è formato da randa, fiocco e gennaker.
CorrettoNon corretto - Domanda 50 di 86
50. Domanda
Il set di vele base di uno scafo armato a sloop è formato da randa e genoa (o genova).
CorrettoNon corretto - Domanda 51 di 86
51. Domanda
I garrocci sono gli specifici moschettoni che consentono di fissare il lato prodiero del genoa e del fiocco allo strallo di prua.
CorrettoNon corretto - Domanda 52 di 86
52. Domanda
La funzione del paterazzo è di regolare il vang.
CorrettoNon corretto - Domanda 53 di 86
53. Domanda
Cazzando il paterazzo si determina un rilevante smagrimento della parte centrale della randa.
CorrettoNon corretto - Domanda 54 di 86
54. Domanda
La gassa d’amante è un nodo che tende a sciogliersi facilmente.
CorrettoNon corretto - Domanda 55 di 86
55. Domanda
La gassa d’amante si usa per accorciare una cima.
CorrettoNon corretto - Domanda 56 di 86
56. Domanda
E’ opportuno utilizzare il nodo piano per unire due cavi aventi diverso diametro.
CorrettoNon corretto - Domanda 57 di 86
57. Domanda
La funzione di un nodo savoia è impedire che l’estremità di un cavo si sfili da un passacavo.
CorrettoNon corretto - Domanda 58 di 86
58. Domanda
Il nodo parlato è utile per fissare i parabordi alle draglie.
CorrettoNon corretto - Domanda 59 di 86
59. Domanda
Il nodo margherita si usa per accorciare una cima.
CorrettoNon corretto - Domanda 60 di 86
60. Domanda
Per lazy jack si intende una particolare drizza utilizzata per issare le vele in condizioni di emergenza.
CorrettoNon corretto - Domanda 61 di 86
61. Domanda
Per lazy jack si intende il sistema di sagole che aiuta a raccogliere la randa in fase di ammainata.
CorrettoNon corretto - Domanda 62 di 86
62. Domanda
Il feeder è il dispositivo utilizzato al fine di facilitare l’introduzione dell’inferitura del fiocco o del genoa all’interno della canaletta dello strallo cavo.
CorrettoNon corretto - Domanda 63 di 86
63. Domanda
Il tesabase è il dispositivo finalizzato a mantenere tesata la base del fiocco.
CorrettoNon corretto - Domanda 64 di 86
64. Domanda
Le manovre necessarie all’uso dello spinnaker sono scotta, spring, vang, borosa e meolo del tangone.
CorrettoNon corretto - Domanda 65 di 86
65. Domanda
Per braccio si intende il cavo utilizzato per manovrare e, quindi, regolare la mura dello spinnaker.
CorrettoNon corretto - Domanda 66 di 86
66. Domanda
Il matafione è un fiocco di rispetto utilizzato in condizioni meteo marine avverse.
CorrettoNon corretto - Domanda 67 di 86
67. Domanda
Per impiombatura si intende l’intreccio dei trefoli delle estremità di cavi tessili o in acciaio, al fine di unirli tra di loro o per realizzare un anello fisso a cui agganciare le ferramenta o le manovre.
CorrettoNon corretto - Domanda 68 di 86
68. Domanda
Per borosa si intende la parte terminale superiore dello strallo cavo che lo collega all’albero.
CorrettoNon corretto - Domanda 69 di 86
69. Domanda
Le sartie, sono i cavi generalmente in acciaio (ma anche in fibre tessili particolarmente tenaci), che sostengono l’albero.
CorrettoNon corretto - Domanda 70 di 86
70. Domanda
Il tornichetto è un congegno utilizzato per unire due cime di diverso materiale.
CorrettoNon corretto - Domanda 71 di 86
71. Domanda
Il vang è un sistema di ritenuta del boma di tipo regolabile che assolve a due funzioni principali: regola la flessione longitudinale dell’albero e influenza la superficie portante della vela.
CorrettoNon corretto - Domanda 72 di 86
72. Domanda
All’interno dell’albero si possono far passare le manovre fisse come sartie e stralli.
CorrettoNon corretto - Domanda 73 di 86
73. Domanda
L’avvolgiranda è un’attrezzatura che permette di riporre la randa in un gavone una volta terminata la navigazione.
CorrettoNon corretto - Domanda 74 di 86
74. Domanda
La regolazione dell’albero viene effettuata con l’unità all’ormeggio agendo su ogni singola manovra corrente in stretta aderenza a quanto indicato dal costruttore.
CorrettoNon corretto - Domanda 75 di 86
75. Domanda
Le manovre correnti sono quelle che servono a manovrare le vele, come le scotte, drizze, wang, tesa base ecc.
CorrettoNon corretto - Domanda 76 di 86
76. Domanda
Un winch self-tailing è un verricello elettronico comandato dalla timoneria per il quale non è necessario l’uso della maniglia.
CorrettoNon corretto - Domanda 77 di 86
77. Domanda
Stralli e sartie sono manovre fisse.
CorrettoNon corretto - Domanda 78 di 86
78. Domanda
Girando la maniglia in senso orario il winch sostiene una migliore trazione e potenza.
CorrettoNon corretto - Domanda 79 di 86
79. Domanda
Il motivo per cui il grillo della penna di randa è del tipo con perno di blocco è per consentire di sganciare la vela evitando che lo stesso cada in mare.
CorrettoNon corretto - Domanda 80 di 86
80. Domanda
La calza è una sorta di tubo di tela con il quale si raccoglie lo spinnaker o il gennaker prima di ammainarlo.
CorrettoNon corretto - Domanda 81 di 86
81. Domanda
Con il fiocco autovirante è necessario cazzare la scotta in virata.
CorrettoNon corretto - Domanda 82 di 86
82. Domanda
Con il fiocco autovirante la scotta è generalmente rinviata a una puleggia sull’albero.
CorrettoNon corretto - Domanda 83 di 86
83. Domanda
Con il genoa avvolgibile ridotto oltre il 30% della superficie si ha una sensibile riduzione di efficienza del profilo.
CorrettoNon corretto - Domanda 84 di 86
84. Domanda
L’avvolgifiocco e il moderno sistema che consente di ridurre la vela di prua senza ammainarla.
CorrettoNon corretto - Domanda 85 di 86
85. Domanda
Lo stopper è la manovra con cui si fissa il boma in posizione di riposo.
CorrettoNon corretto - Domanda 86 di 86
86. Domanda
Lo stopper è il sistema di bloccaggio che consente di strozzare una drizza.
CorrettoNon corretto
Sommario
0 di 65 domande completate
Domande:
- 1
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- Risposta
- Controlla
- Domanda 1 di 65
1. Domanda
Per “sventare” si intende la manovra tesa a condurre l’unità navale con la prua al vento o a mollare le scotte, in modo che le vele non siano portanti
CorrettoNon corretto - Domanda 2 di 65
2. Domanda
Per “sventare” si intende la manovra tesa a condurre l’unità navale con la poppa al vento.
CorrettoNon corretto - Domanda 3 di 65
3. Domanda
Con timone a barra per poggiare è necessario porre la barra del timone sopravento ossia dalla parte opposta rispetto alla randa.
CorrettoNon corretto - Domanda 4 di 65
4. Domanda
Con timone a barra per poggiare è necessario porre la barra del timone sottovento ossia dallo stesso lato della randa.
CorrettoNon corretto - Domanda 5 di 65
5. Domanda
Quando due unità navali a vela navigano di bolina con rotte convergenti, quella con le mure a sinistra poggierà per lasciare la rotta libera a quella con le mure a dritta, passandole di poppa.
CorrettoNon corretto - Domanda 6 di 65
6. Domanda
Quando due unità navali a vela navigano di bolina con rotte convergenti, quella più lenta lascierà la rotta libera a quella più veloce, passandole di poppa.
CorrettoNon corretto - Domanda 7 di 65
7. Domanda
Quando due unità navali a vela navigano di bolina entrambe con le stesse mure, quella sopravento orzerà per lasciare la rotta libera a quella sottovento.
CorrettoNon corretto - Domanda 8 di 65
8. Domanda
Dopo aver tesato la drizza della randa, la base della stessa può essere cazzata, poco o molto, a seconda che si vogliano assumere rispettivamente andature larghe o di bolina.
CorrettoNon corretto - Domanda 9 di 65
9. Domanda
L’abbattuta è la manovra mediante la quale l’unità a vela cambia mure attraversando con la poppa la direzione da cui proviene il vento.
CorrettoNon corretto - Domanda 10 di 65
10. Domanda
La virata è la manovra per evitare un ostacolo.
CorrettoNon corretto - Domanda 11 di 65
11. Domanda
La virata è la manovra usata per raggiungere una meta navigando con il vento in fil di ruota.
CorrettoNon corretto - Domanda 12 di 65
12. Domanda
L’abbattuta si esegue quando la barca è alla massima velocità e naviga con andatura al traverso o di bolina.
CorrettoNon corretto - Domanda 13 di 65
13. Domanda
Per armare la randa: si collega la borosa all’angolo di mura, si tesa la base e si chiude lo stopper della scotta.
CorrettoNon corretto - Domanda 14 di 65
14. Domanda
Il punto di mura è posizionato sulla varea del boma.
CorrettoNon corretto - Domanda 15 di 65
15. Domanda
Si arma la randa cazzando il meolo, inserendo la tavoletta all’interno dell’apposita tasca posta sulla parte più alta dell’albero.
CorrettoNon corretto - Domanda 16 di 65
16. Domanda
Dopo aver lascato la drizza della randa, la base della stessa può essere lascata, poco o molto, a seconda che si vogliano assumere andature in bolina o bolina larga.
CorrettoNon corretto - Domanda 17 di 65
17. Domanda
Genoa (o genova) e fiocco si armano allo stesso modo perché hanno, in generale, lo stesso punto di mura nonché risultano inferiti al medesimo strallo.
CorrettoNon corretto - Domanda 18 di 65
18. Domanda
La prima operazione necessaria per issare il fiocco o il genoa (o genova) munito di garocci è fissare l’occhiello di bugna nell’apposito attacco ubicato alla base dello strallo.
CorrettoNon corretto - Domanda 19 di 65
19. Domanda
I garrocci di cui è munito il fiocco vanno incocciati allo strallo partendo dal punto di penna e proseguendo verso il punto di scotta.
CorrettoNon corretto - Domanda 20 di 65
20. Domanda
Il dispositivo solitamente utilizzato per agganciare la drizza alla penna è un moschettone impiombato alla drizza stessa.
CorrettoNon corretto - Domanda 21 di 65
21. Domanda
Il nodo utilizzato solitamente per fissare le due scotte alla bugna del fiocco, una per lato, è il parlato doppio.
CorrettoNon corretto - Domanda 22 di 65
22. Domanda
La barca viene condotta con la prua al vento al fine di consentire che il fiocco non si gonfi mentre viene issato.
CorrettoNon corretto - Domanda 23 di 65
23. Domanda
Lo strallo cavo offre il vantaggio di abbassare il centro velico del fiocco.
CorrettoNon corretto - Domanda 24 di 65
24. Domanda
La doppia canaletta di uno strallo cavo serve per facilitare la sostituzione di una vela di prua.
CorrettoNon corretto - Domanda 25 di 65
25. Domanda
Issare la tormentina è la manovra che può essere adottata al fine di ridurre la velocità risalendo il vento
CorrettoNon corretto - Domanda 26 di 65
26. Domanda
La manovra che può essere adottata al fine di ridurre la velocità nelle andature portanti è far fileggiare la randa.
CorrettoNon corretto - Domanda 27 di 65
27. Domanda
La manovra denominata “mettersi in panna” serve per aumentare la velocità .
CorrettoNon corretto - Domanda 28 di 65
28. Domanda
La manovra denominata “mettersi in panna” consiste nel porre a collo la vela di prua lasciando la randa bordata per la bolina larga nonché ponendo il timone all’orza.
CorrettoNon corretto - Domanda 29 di 65
29. Domanda
La manovra denominata “mettersi alla cappa” consiste in una particolare tecnica che consente di navigare a velocità ridotta utilizzando l’ancora galleggiante filata di poppa.
CorrettoNon corretto - Domanda 30 di 65
30. Domanda
Per “mano o presa di terzaroli” si intende la manovra per abbassare il tangone e smagrire lo spinnaker, passando dall’andatura in fil di ruota al traverso.
CorrettoNon corretto - Domanda 31 di 65
31. Domanda
La “presa di terzaroli” consiste nell’ammainare completamente la randa ed issare al suo posto la randa di rispetto denominata matafione.
CorrettoNon corretto - Domanda 32 di 65
32. Domanda
Per “mettere a segno” le vele si intende l’avvolgerle correttamente dopo l’utilizzo in navigazione per il loro successivo pronto impiego.
CorrettoNon corretto - Domanda 33 di 65
33. Domanda
Il vantaggio della planata è l’aumento del dislocamento dell’unità .
CorrettoNon corretto - Domanda 34 di 65
34. Domanda
Quando la barca si dispone con la prua al vento le vele smagriscono disponendosi trasversalmente all’asse longitudinale dell’unità e orientandosi nella direzione di provenienza del vento apparente.
CorrettoNon corretto - Domanda 35 di 65
35. Domanda
La manovra denominata “strallare” consiste nel ruotare il tangone verso la parte prodiera dell’unità navale conducendone l’estremità libera in prossimità dello strallo.
CorrettoNon corretto - Domanda 36 di 65
36. Domanda
La manovra denominata “quadrare” consiste nel ruotare il tangone verso la parte prodiera dell’unità navale conducendone l’estremità libera in prossimità dello strallo.
CorrettoNon corretto - Domanda 37 di 65
37. Domanda
Per poggiare si intende variare la prua dell’unità , allontanando la prua della stessa rispetto alla direzione di provenienza del vento.
CorrettoNon corretto - Domanda 38 di 65
38. Domanda
Per orzare si intende variare la rotta dell’unità navale assumendo un nuovo valore di rotta opposto a quello della direzione di provenienza del vento.
CorrettoNon corretto - Domanda 39 di 65
39. Domanda
Per sventare si intende la manovra tesa a condurre l’unità navale con la poppa al vento.
CorrettoNon corretto - Domanda 40 di 65
40. Domanda
La virata e l’abbattuta sono le manovre fondamentali per cambiare mure.
CorrettoNon corretto - Domanda 41 di 65
41. Domanda
La virata è la manovra mediante la quale l’unità a vela si appresta ad ammainare lo spinnaker.
CorrettoNon corretto - Domanda 42 di 65
42. Domanda
Per poggiare è necessario porre la barra al centro.
CorrettoNon corretto - Domanda 43 di 65
43. Domanda
Quando due unità a vela navigano di bolina con rotte convergenti, quella più lenta lascerà la rotta libera a quella più veloce, passandole di poppa.
CorrettoNon corretto - Domanda 44 di 65
44. Domanda
Se due unità a vela navigano entrambe con stesse mura, ha la precedenza quella che si trova sottovento.
CorrettoNon corretto - Domanda 45 di 65
45. Domanda
Se due unità a vela navigano di bolina con rotte convergenti, quella con mure a sinistra ha la precedenza.
CorrettoNon corretto - Domanda 46 di 65
46. Domanda
Se due unità navigano a vela con mure diverse (una a sinistra e l’altra a dritta), ha la precedenza chi prende il vento a sinistra.
CorrettoNon corretto - Domanda 47 di 65
47. Domanda
Se due unità navigano a vela con mure diverse (una a sinistra e l’altra a dritta), ha la precedenza chi prende il vento a dritta.
CorrettoNon corretto - Domanda 48 di 65
48. Domanda
Se due unità navigano a vela su rotte opposte, quella che ha il vento sulla sinistra deve lasciare libera la rotta all’altra.
CorrettoNon corretto - Domanda 49 di 65
49. Domanda
Se un’unità con il vento sulla sinistra vede un’altra unità a vela sopravento e non può stabilire con sicurezza se questa abbia il vento sulla sinistra o sulla dritta, deve manovrare in modo da lasciare libera la rotta .
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50. Domanda
Navigando di bolina stretta, si può ridurre temporaneamente la velocità stingendo il vento oltre l’angolo di bordeggio.
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51. Domanda
Poggiando da bolina stretta a bolina larga la barca accelera.
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52. Domanda
Per ridurre lo sbandamento, si smagriscono le vele, cazzando il cunnincham e il tesabase della randa, la drizza del genoa e si arretra il punto di scotta del genoa (o genova).
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53. Domanda
Per aumentare la potenza con vento debole si smagriscono le vele, cazzando il cunnincham e il tesabase della randa, la drizza del genoa e si arretra il punto di scotta del genoa (o genova).
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54. Domanda
La “messa a segno” delle vele si ottiene quando le vele sono completamente poste a riva.
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55. Domanda
Per ridurre lo sbandamento sotto raffica si muove il carrello (trasto) della randa sottovento o, in assenza del carrello, si lasca la scotta.
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56. Domanda
Per assecondare una rapida poggiata per evitare un ostacolo devo lascare solo il fiocco.
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57. Domanda
La ritenuta del boma è quella manovra che si può utilizzare per evitare la strambata nelle andature di granlasco e giardinetto.
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58. Domanda
In caso di aumento del vento, riducendo la randa si diminuisce la tendenza orziera dell’unità .
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59. Domanda
Quando si comincia a pensare se sia il caso di ridurre la vela a causa dell’eccessivo sbandamento è probabilmente il momento di farlo.
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60. Domanda
E’ certamente opportuno ridurre la vela se la barca ha stabilmente la falchetta in acqua.
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61. Domanda
La strambata è il rischio più grande che si corre navigando al gran lasco o in poppa (giardinetto).
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62. Domanda
Strambata e abbattuta sono la stessa cosa.
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63. Domanda
La strambata è l’abbattuta involontaria e incontrollata.
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64. Domanda
Salvo le ordinanze locali, di norma è possibile entrare in un porto navigando a vela.
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65. Domanda
Lascare la randa agevola la poggiata.
CorrettoNon corretto